ANSA

Le opere di Patrizia Bonanzinga tra realtà e apparenza


La Fondazione Primoli di Roma ospita
dal 17 ottobre al 15 novembre ‘Visioni Autobiografiche’, la
prima mostra antologica di Patrizia Bonanzinga, matematica,
fotografa e artista. L’esposizione, curata dalla Fondazione
Primoli con la collaborazione della FONDAZIONE SEVERINO e di
Arteficio srl, propone una lettura trasversale dell’archivio
della celebre fotografa.
L’opera di Bonanzinga è caratterizzata da due piani distinti:
da una parte documenta con sensibilità e attenzione il viaggio
per raccontare storie, realizzando reportage; dall’altra indaga
la relazione che intercorre tra fotografia e realtà, tra
apparenza e verità, tramite la costruzione di immagini digitali
tagliate, rimontate, sovrapposte o fuse tra loro. In tal modo
vengono rappresentate nuove realtà: reali ma a volte del tutto
surreali, persino ingannevoli.
La mostra raccoglie alcune delle più significative opere
tratte dai suoi più celebri reportage: ‘The Road to Coal’ sulle
miniere in Cina; ‘Time Lagr’ sul Mozambico; ‘Forme della
Natura’; ‘Nelle mie stanze’; ‘Groenlandia’ e ‘The Big Data
World’. La fotografia, per l’artista, è un linguaggio complesso,
ostico quasi come quello della matematica, sebbene comprenda in
sé un fascino irresistibile, quello dell’apparente semplicità
dello sguardo. Come la matematica che sollecita un istinto tanto
immediato quanto magico, quello dell’intuizione.
In occasione della mostra sarà pubblicato un catalogo con
testi di Alberto Abruzzese e Marta Braun. (ANSA).

Supporto psicologico post-detenzione

Grazie alla disponibilità di un’esperta psicoterapeuta forniamo un servizio di consulenza psicologica dedicato, garantendo un’assistenza empatica e mirata a coloro che affrontano il momento dell’uscita o ai parenti di persone detenute.
Come Fondazione ci impegniamo a fornire un ambiente accogliente e rispettoso in cui tutti abbiano l’opportunità di esplorare le proprie emozioni, affrontare le difficoltà e pianificare il futuro con fiducia.

Dipartimento per la giustizia minorile

Paola Severino e il Presidente del Dipartimento per la Giustizia Minorile, Antonio Sangermano, hanno firmato un protocollo d’intesa, nato con l’obiettivo di promuovere iniziative congiunte per favorire la formazione e l’accesso al lavoro per i minorenni e i giovani sottoposti a provvedimenti dell’autorità giudiziaria.
La firma di questo protocollo rappresenta un impegno tangibile per garantire che i giovani sottoposti a provvedimenti dell’autorità giudiziaria abbiano accesso a un’adeguata formazione e a opportunità di lavoro che possano contribuire al loro sviluppo personale e alla loro reintegrazione nella società.

Laboratorio di scrittura narrativa

Fondazione Severino ha dato il via al  “Laboratorio di scrittura narrativa” presso la Casa circondariale femminile di Civitavecchia.
Un’opportunità unica per esplorare l’immaginario attraverso la scrittura, utilizzando metafore e simboli per accedere a una profonda conoscenza di sé e degli altri.
Il laboratorio è un viaggio creativo volto a sollecitare i sensi attraverso immagini, musica e profumi, durante  il quale il giudizio sarà sospeso, creando uno spazio sicuro in cui le detenute possono esprimersi liberamente, per favorire una scrittura sempre più fluida.

Laboratorio di kleksografia

Fondazione Severino e Fondazione Pastificio Cerere proseguono la collaborazione, iniziata nel 2022, per portare l’arte all’interno della Casa Circondariale di Rebibbia Femminile. Un’occasione per stimolare la creatività come modalità espressiva delle detenute.
 
Il workshop “Kleksografia e disegni ambigui“, a cura di Giuliana Benassi e tenuto dall’artista Fabrizio Sartori, è stato pensato per il reparto di infermeria di Rebibbia femminile.
 
Le detenute, partendo dall’analisi dei colori primari hanno realizzato alcuni disegni di macchie di inchiostro colorato e successivamente hanno delineato, attraverso segni leggeri, alcune figure.
Una selezione di disegni sarà esposta in uno degli spazi comuni all’interno del carcere.

Corso di motricità

Abbiamo avviato il progetto di motricità “𝑀𝑖 𝑚𝑢𝑜𝑣𝑜 𝑞𝑢𝑖𝑛𝑑𝑖 s𝑜𝑛𝑜” a cura di Carolina Antonucci, nato per promuovere l’attività fisica e lo sport come strumenti di crescita sociale e personale. 
 Il corso  è pensato per le detenute dell’istituto penitenziario di Rebibbia femminile e si svolge due giorni a settimana in tre sezioni, compresa l’infermeria.

Laboratorio di Upcycling

Grazie al contributo di Fondazione Grimaldi è partito a settembre 2023 un nuovo laboratorio creativo: si tratta del laboratorio di upcycling e recycling con l’artista Paola Primavera. Pallet, legni vari e materiali in disuso tornano a nuova vita, pronti a trasformarsi in oggetti nuovi e colorati allo scopo di abbellire gli spazi in comune del carcere di Rebibbia femminile.

Corso di Satira

Grazie alla generosità dell’eclettica attrice Sabina Guzzanti, è partito a novembre 2023 il corso di satira rivolto alle detenute di Rebibbia femminile. Il corso volge a raffinare le capacità creative delle detenute e rafforzarne le capacità comunicative. Durante il corso si affronterà lo studio della stand-up comedy e la composizione di monologhi con l’obiettivo di mettere in scena uno spettacolo interamente realizzato con le detenute. Un’opportunità preziosa di cui siamo molto orgogliosi!

Corso addetto montaggio e smontaggio ponteggi

Due i corsi avviati al Nuovo Complesso di Rebibbia maschile per addetti al montaggio e allo smontaggio dei ponteggi.

Un percorso formativo, in collaborazione con la società Hideea s.r.l., durante il quale i detenuti hanno l’occasione di imparare e sviluppare nuove competenze utili per diverse opportunità di inclusione, formazione e inserimento lavorativo nel settore edile, una volta usciti dal carcere. Alla fine del corso i detenuti hanno ottenuto un attestato riconosciuto su tutto il territorio nazionale.

Corso di Primo Soccorso

Dalla collaborazione tra Fondazione Severino, Fondazione Atena Donna e il Policlinico Gemelli è nato il corso volto all’insegnamento delle tecniche di Primo Soccorso con il Prof. Francesco Franceschi. Il corso prevede una parte teorica e una pratica e coinvolge donne ristrette e agenti di polizia penitenziaria della Casa Circondariale di Rebibbia femminile.

Durante il corso donne e agenti potranno acquisire le competenze necessarie per affrontare situazioni di emergenza e offrire aiuto a chi ne dovesse avere bisogno.

Corso di Inglese

È in svolgimento il secondo corso di inglese professionalizzante livello A2/B1 al Nuovo Complesso maschile di Rebibbia.

Un corso che mira a fornire gli studenti degli strumenti necessari per confrontarsi e dialogare efficacemente in tre settori chiave: ristorazione, turismo e commercio.

L’obiettivo è offrire nuove opportunità e strumenti utili per il reinserimento nella società, aiutando i detenuti a sviluppare competenze professionali preziose.

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Fondazione Severino - Comune di Favignana - Art&Prison

Le Parti intendono promuovere iniziative e progettualità di matrice artistico-culturale e formative, condividendo l’obiettivo primario di realizzare e agevolare occasioni e opportunità di risocializzazione per persone detenute, ex detenuti o sottoposti in varia misura e forma a limitazioni della propria libertà e dei propri diritti e, in generale, di soggetti svantaggiati. Nello specifico lo scopo è realizzare mostre, concorsi d’arte e workshop con il coinvolgimento diretto e indiretto di detenuti, ex detenuti e vittime di reato, in qualità di autori e artisti, avvalendosi degli spazi e dei locali dell’ex stabilimento Florio; ideare, programmare e realizzare, convegni e seminari per sensibilizzare l’opinione pubblica, enti pubblici e privati sui temi del carcere e sulle opportunità connesse all’occupazione di detenuti ed ex detenuti, nonché sull’importanza della promozione dell’arte quale strumento di risocializzazione e reinserimento sociale; ideare, programmare e realizzare, percorsi di formazione ed educazione sul sistema di giustizia penale, della Restorative Justice, penitenziario e sui diritti dei detenuti; valorizzare il patrimonio architettonico, artistico e culturale delle Isole Egadi. La Convenzione prevede anche la collaborazione con l’Università Gregoriana

FONDAZIONE SEVERINO - CNEL - LUISS

L’obiettivo è promuovere iniziative legate all’inserimento dei detenuti e, più in generale, di soggetti sottoposti a pena, all’interno del mercato del lavoro, alla sensibilizzazione delle imprese e degli enti non commerciali al mondo carcerario, all’implementazione di strumenti tecnico-normativi idonei a favorire questo processo, con l’obiettivo finale di contribuire all’abbattimento del tasso di recidiva e di implementare efficacemente attività di collaborazione fra pubblico e privato nell’interesse di soggetti detenuti, ristretti o svantaggiati. Al centro la promozione e realizzazione di studi, indagini e ricerche scientifiche sul lavoro carcerario, delle politiche economiche d’impresa e sindacali in materia di contrattazione e inserimento lavorativo dei detenuti, di giustizia penale e sulla normativa fiscale e contributiva applicabile alle imprese che assumono detenuti; la promozione di progetti e programmi di reinserimento sociale e risocializzazione per detenuti, ex-detenuti e soggetti sottoposti a pena sostitutiva alla detenzione; l’elaborazione e promozione di strumenti tecnici e normativi finalizzati ad implementare e migliorare la legislazione di settore a favore di enti e imprese che offrono opportunità lavorative a soggetti “svantaggiati” (es. Legge Smuraglia); la promozione di attività di divulgazione e informazione volte a sensibilizzare enti pubblici, imprese, enti non commerciali e cittadini, sulla realtà penitenziaria, sull’importanza dell’accesso alla formazione e al lavoro di detenuti, ex detenuti e soggetti sottoposti a pene sostitutive o a misure alternative al carcere.

Fondazione Severino - Manpower - Human Age

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Il Protocollo è stato fortemente voluto dalla Fondazione per promuovere iniziative congiunte per la valorizzazione delle competenze professionali e personali di detenuti ed ex-detenuti, soggetti ristretti, sottoposti a misure alternative o a misure di sicurezza in modo da individuare, agevolare e fornire strumenti di efficace reinserimento nel mercato del lavoro. In particolare, la Fondazione si occuperà di offrire tutte le proprie competenze e conoscenze in materia di lavoro carcerario e di agevolazioni fiscali e previdenziali per le imprese, oltre che di selezionare i potenziali candidati ad una posizione lavorativa. Manpower, in qualità di agenzia del lavoro, individuerà invece le posizioni lavorative aperte e coerenti con le figure proposte dalla Fondazione. L’obiettivo è quello di applicare nel tempo questa attività di matching a livello nazionale, coinvolgendo il più alto numero di soggetti svantaggiati. La fondazione Human Age, infine, si occuperà di divulgare a favore di enti e imprese le attività e i valori promossi dalla Fondazione, così da aumentare le occasioni di coinvolgimento ai fini dell’inserimento lavorativo dei detenuti.

 

Frutto di questo protocollo la Convenzione tra il Carcere di Viterbo, Fondazione Severino e Manpower volta all’inserimento lavorativo dei detenuti. Attraverso la fornitura di contratti di somministrazione da parte di Manpower, enti e imprese accoglieranno i detenuti per lo svolgimento di attività lavorativa: il primo contratto ha visto l’assunzione di un detenuto nel mondo della ristorazione

Fondazione Severino - Università Luiss Guido Carli

Il Protocollo intende promuovere la Legalità e il Merito, la formazione e rieducazione di soggetti “svantaggiati”, con particolare riferimento agli individui privati della libertà personale, della formazione degli studenti Luiss in materia di giustizia penale, regime penitenziario, lavoro carcerario e diritti dei detenuti. Nello specifico, attraverso l’attivazione del Protocollo, gli studenti Luiss partecipano alle varie attività promosse dalla Fondazione dentro e fuori le strutture carcerarie, cimentandosi in prima persona nel confronto e supporto di detenuti ed ex detenuti, ad esempio nell’ambito dello sportello di counseling o con attività di tutorato didattico. Il Protocollo prevede la promozione della cultura della valorizzazione della persona umana, l’abbattimento del pregiudizio e la creazione di percorsi e progetti di ricerca, teorico-pratica sulla pena e sull’innovazione del sistema penale e penitenziario.

Fondazione Severino - Ministero della Giustizia - DAP

Il Protocollo nasce allo scopo di individuare politiche e strumenti atti ad agevolare la rieducazione e la risocializzazione del condannato, nonché l’abbattimento del tasso di recidiva e la diffusione di linee guida e di best practices per l’implementazione dell’efficacia dell’attività pubblico-privata a favore di soggetti detenuti o ristretti. La collaborazione fra gli enti firmatari prevedere ad esempio: l’attivazione di corsi di formazione a favore di detenuti e ristretti; l’attivazione di sportelli di counseling su tutto il territorio nazionale; la promozione di progetti e attività di ricerca per l’individuazione di strumenti utili all’abbattimento del tasso di recidiva e la diffusione delle agevolazioni fiscali per le imprese che assumono detenuti; l’elaborazione di linee guida per l’implementazione e l’efficientamento dei rapporti fra strutture carcerarie, operatori esterni, imprese pubbliche e private, volti ad aumentare il numero di occupati fra i detenuti.

La Ricerca

La ricerca è strumento di promozione culturale e, allo stesso tempo, conseguenza del suo sviluppo.

La Fondazione intende promuovere studi sull’abbattimento della recidiva e sulla giustizia penale tramite la collaborazione con enti partner, con cui sono stati stipulati dei Protocolli di Intesa, fra cui, ad esempio, l’Università Luiss Guido Carli, di Roma, A tale proposito, la Fondazione intende avviare uno studio sulle politiche carcerarie e che abbia a oggetto lo studio e l’ideazione di modelli di cooperazione fra pubblico e privato circa l’implementazione di percorsi di risocializzazione del detenuto, di applicazione delle misure alternative della pena e di conseguente individuazione delle best practices, da poter condividere a livello nazionale con privati ed istituzioni competenti, per promuovere deflazione, risocializzazione e abbattimento del tasso di recidiva.

Concorso Internazionale di Pittura "Art&Prison"

I detenuti e le detenute di Rebibbia hanno partecipato al Concorso Internazionale di pittura Art&Prison, che offre loro la possibilità di vedere esposte le proprie opere in maniera permanente nella suggestiva cornice dello Stabilimento Florio dell’isola di Favignana, “oltrepassando” le mura del carcere per essere apprezzate da tutti.

L’isola di Favignana è stata scelta per il suo grande valore simbolico e per la capacità di rappresentare un luogo di aggregazione culturale. La presenza sia di un carcere di alta sicurezza che di un ex carcere politico segna la coesistenza, sullo stesso territorio, di detenuti e cittadini liberi in un dialogo incessante tra “il dentro e il fuori.

Laboratorio di Ceramica

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Triplicato il laboratorio di ceramica che da quest’anno si tiene in una sezione protetta e altre tre sezioni Comuni dell’istituto penitenziario di Rebibbia femminile. Le partecipanti sviluppano la creatività imparando a usare le mani per realizzare manufatti i vari tipi. Tale attività consente di entrare in contatto con un materiale plastico e stimolante, che può liberare dalle tensioni, educando al gusto del fare da sé. Attraverso un percorso individuale si incoraggiano e promuovono le relazioni di gruppo nella reciproca cooperazione. Parte del processo sono lo sviluppo di abilità sociali e di comunicazione, l’aumento dell’autostima e la promozione della riabilitazione personale.

Laboratorio di Pittura

Grazie alla collaborazione con Fondazione Pastificio Cerere, l’artista Leonardo Petrucci ha intercettato talenti e inclinazioni delle detenute di Rebibbia femminile e le ha accompagnate durante i suoi workshop in un percorso di scoperta e avvicinamento al mondo dell’arte e ad alcune delle tecniche pittoriche. Da questo laboratorio sono nati anche i dipinti candidati al Concorso Internazionale di pittura Art&Prison e che vedrà esposte le opere a partire dal 23 giugno nella cornice dello Stabilimento Florio dell’isola di Favignana.

 

Quest’anno Leonardo Petrucci, artista sensibile e attento, ha offerto la possibilità a una delle signore detenute di fare uno stage nel suo studio all’interno della Fondazione Pastificio Cerere, vivace luogo di incontro del panorama artistico romano.

Laboratorio di Scrittura "Fuori la Voce"

Il progetto si è tenuto nel reparto di alta sicurezza della Casa Circondariale di Rebibbia femminile, nel reparto transgender della Casa Circondariale del Nuovo Complesso ed è in corso nel reparto di alta sicurezza del Carcere Circondariale di Civitavecchia. Scrivere è un atto liberatorio e l’obiettivo dell’insegnante scrittore Valerio Callieri è quello di aiutare i detenuti e le detenute a tirare fuori la loro parte emotiva e la loro narrazione in uno scambio fertile e profondo. Le storie raccolte potranno confluire, all’esito del laboratorio, in una pubblicazione corale e dare voce in questo modo a chi vi partecipa.

Progetto "Legalità e Merito"

Questo progetto ideato dalla Prof.ssa Severino e sviluppato dalla Luiss, d’intesa con CSM, ANAC, DIA, Ministero dell’Istruzione e del Merito, Ministero della Ricerca e Ministero della Giustizia, è finalizzato a promuovere la cultura della legalità e del merito fra gli studenti delle scuole con maggior tasso di abbandono e fra i giovani affidati agli IPM e agli USSM. A tale progetto la Fondazione Severino si è potuta affiancare grazie al Protocollo d’intesa sottoscritto con il Ministero della Giustizia e con la LUISS. Nell’obiettivo di creare una staffetta generazionale all’insegna dei valori della legalità, del contrasto alla corruzione e alle mafie e della valorizzazione del merito gli studenti della Luiss si fanno ambasciatori della legalità e sviluppano dei veri e propri output finali su dei temi selezionati in base alle sensibilità e alle ragioni territoriali insieme con i ragazzi dell’IPM e degli

USSM. I progetti più meritevoli sono premiati con borse di studio e tutti gli studenti che partecipano a tale progetto sono coinvolti in molte delle attività che la Fondazione Severino svolge con e per i detenuti.

Progetto "42RomaLuiss"

Grazie a 42RomaLuiss, scuola di formazione informatica e programmazione digitale di prestigio internazionale, Fondazione Severino sostiene alcuni giovani in affidamento all’USSM di Roma. Attraverso un’attività di tutoring, svolta dagli studenti e volontari Luiss, aderiamo a questo progetto che dà la possibilità a ragazzi in difficoltà di entrare in contatto con l’ecosistema digitale di formazione per giovani programmatori. I tutor sono impegnati nel seguire, supportare e consigliare i 4 giovani (tra i 16 e i 18 anni) dell’USSM di Roma ammessi a frequentare il corso, all’esito del quale sarà per loro possibile accedere a posizioni lavorative altamente richieste e qualificate nel settore informatico e digitale.

Corso HACCP

Conoscere le regole dell’igiene e della sicurezza degli alimenti è un requisito fondamentale per poter lavorare nell’ambito della catena alimentare. Per tale ragione la Fondazione Severino ha finanziato un corso Haccp a Rebibbia Nuovo Complesso maschile per 48 persone tra detenuti e agenti penitenziari e uno a Rebibbia femminile per 29 detenute. Questo è stato possibile grazie alla collaborazione con un partner esterno: la Health Safety Consulting che si è occupata di seguire il corso.

Corso Operatore Cinofilo

La Fondazione Severino ha attivato a Rebibbia femminile due corsi da operatore cinofilo destinati alle signore detenute in collaborazione con l’associazione UISP e il Rotary Club. I corsi sono strutturati in 10 incontri per 30 ore di lezione teorica e pratica. Una volta ottenuto il diploma le detenute possono lavorare nel mondo della cinofilia affiancando educatori, istruttori e tecnici negli allenamenti e nell’organizzazione di attività ed eventi cinofili, aiutandoli anche nell’addestramento e nell’inserimento dei cani nei vari contesti familiari e sociali.

Questo corso conferma di essere sempre molto apprezzato dalle detenute: il primo è stato superato da 13 signore e il secondo da 15 detenute. Alla funzione di risocializzazione si unisce l’effetto terapeutico che deriva dal contatto con gli animali, che per l’occasione possono straordinariamente entrare nel carcere.

Dopo il successo dei corsi da operatore cinofilo siamo passati allo step successivo: il corso da educatore cinofilo a Rebibbia femminile in collaborazione con l’associazione UISP e il Rotary Club. L’obiettivo è quello di fornire nuove competenze professionali alle detenute da sfruttare nel momento dell’uscita.

Corso Professionale Sommelier

A partire dal dicembre 2021, con grande seguito di partecipazione e interesse, la Fondazione Severino e la Fondazione Italiana Sommelier hanno avviato corsi di qualificazione professionale per sommelier in carcere presso la Casa Circondariale di Roma Rebibbia femminile (16 detenute iscritte e 16 diplomate) e la Casa Circondariale Nuovo Complesso maschile (31 detenuti iscritti e 22 diplomati).

In Vino Libertas – l’arte del bere bene” è il nome del corso riconosciuto in 36 paesi del mondo e strutturato in 30 lezioni teoriche e pratiche. Gli incontri, svolti all’interno del carcere, mirano ad insegnare la tecnica della vinificazione, della degustazione, l’analisi sensoriale e il corretto abbinamento cibo-vino; alla fine del corso è prevista una verifica delle competenze acquisite, la visita presso una cantina e la consegna dei diplomi. Lo scopo è valorizzare le competenze professionali e personali di detenuti ed ex-detenuti, al fine di individuare, agevolare e fornire strumenti di efficace reinserimento nel mercato del lavoro.

Convenzione con Manpower e la Casa Circondariale di Viterbo

Nata dalla collaborazione fra Fondazione Severino, Manpower e il carcere di Viterbo, la Convenzione mira a formare, selezionare e agevolare il reinserimento lavorativo dei detenuti. Attraverso la fornitura di contratti di somministrazione da parte di Manpower, enti e imprese accoglieranno i detenuti per lo svolgimento di attività lavorativa: il primo contratto ha visto l’assunzione di un detenuto nel mondo della ristorazione.

Libere di Lavorare

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Il progetto nasce dall’intesa fra la Fondazione Severino, Manpower Group, Fondazione Human Age Institute e Unindustria e ha come principale finalità quella di avvicinare i detenuti al mondo del lavoro, attraverso un percorso di affiancamento e preparazione ai primi contatti lavorativi con il mondo esterno e alla ricerca di una posizione lavorativa, anche tramite il coinvolgimento diretto di aziende partner. Il primo corso, della durata di 40 ore suddivise in 10 incontri, si è svolto presso la Casa Circondariale di Rebibbia Femminile.

Al termine, le detenute hanno redatto autonomamente un proprio CV e hanno simulato un colloquio di lavoro, secondo gli insegnamenti ricevuti. Parallelamente si è svolta un’attività di raccolta dati per un eventuale sostegno nel trovare lavoro al momento dell’uscita dal carcere.

Accoglienza

La Fondazione Severino contribuisce a sostenere il progetto Ebron, grazie al quale vengono ospitate donne ex detenute e detenute prive di adeguata dimora o con significative condizioni di disagio. La casa-famiglia in cui approdano fa capo all’Associazione Ain Karim, con cui la Fondazione collabora.

Attraverso la collaborazione, invece, con l’associazione Be Free, viene offerta tutela a donne vittime di violenza

Assistenza Legale Pro Bono

La Fondazione Severino offre assistenza legale pro bono a favore di detenuti, ex detenuti, persone sottoposte a misura alternativa alla detenzione e verso soggetti svantaggiati. Sosteniamo persone con particolari situazioni di disagio sociale ed economico e che abbiano, in ogni caso, manifestato l’intenzione di intraprendere un percorso di convinta e consapevole risocializzazione e legalità.

Progetto "La Bussola"

La Bussola prevede l’attivazione di uno sportello di orientamento a favore dei giovani fra i 14 e i 26 anni, che abbiano commesso un reato e che siano stati affidati all’IPM di Roma o all’USSM (Ufficio di Servizio Sociale Minorile) locale, per aiutarli a reinserirsi nella società. L’obiettivo è offrire sostegno ai ragazzi in materia di diritti, formazione e inserimento lavorativo. La Ernst & Young Foundation ha già selezionato questo progetto tra i finalisti della terza edizione di EY Social Value donando i primi 10.000 euro e si è conclusa da poco una raccolta fondi sulla piattaforma la Rete del Dono, volta a sostenerne ulteriormente la realizzazione

Attività di Counseling

La Fondazione Severino ha attivato sportelli di counseling nella Casa Circondariale di Rebibbia Nuovo Complesso maschile, Rebibbia femminile e nella Casa Circondariale di Civitavecchia.

L’obiettivo è quello di conoscere e mappare la popolazione detenuta, in modo da poter offrire un supporto efficace in fase di reinserimento sociale.

In particolare, tramite l’attività di counseling viene offerto sostegno in materia di esercizio dei diritti del detenuto e di esecuzione della pena, assistenziale e previdenziale (es. diritti processuali, invalidità civile, assegni familiari, etc.). Inoltre, detenute e detenuti vengono orientati nella scelta o nell’inserimento in percorsi di formazione, professionalizzazione e lavoro coerenti con la loro personalità e la dinamica rieducativa. Grazie al lavoro degli avvocati della Fondazione, ad alcuni volontari (tra cui gli studenti dell’Università Luiss Guido Carli) e alle varie associazioni e aziende partner, ci impegniamo ad accompagnare e aiutare i detenuti durante la fase esecutiva della pena.